CHEMIOTERAPIA: per Leucemia Linfatica Cronica la prossima frontiera è il trattamento senza chemioterapia.
Le chemioterapia potrà essere sostituita. Al recente congresso della Società Europea di Ematologia (EHA) sono stati presentati alcuni studi che confermano come i futuri scenari terapeutici della Leucemia Linfatica Cronica (LLC) siano in rapida evoluzione e possano sostituire le terapie chemioterapiche. Dopo l’introduzione di farmaci attivi selettivamente su alcune vie intracellulari, dimostratisi molto efficaci nel controllo della Leucemia Linfatica Cronica (ibrutinib, idelalisib), da pochi mesi negli USA è disponibile una nuova molecola che agisce in modo differente.
Oncologia senza chemioterapia per Leucemia Linfatica Cronica
Un importante passo avanti nella ricerca di regimi senza chemioterapia : si tratta di un inibitore di BCL-2 denominato venetoclax che ha la proprietà di favorire selettivamente la morte delle cellule leucemiche. L’approvazione del farmaco nasce da studi che ne hanno dimostrato l’efficacia nei pazienti più a rischio, specificamente quelli in progressione dopo uno o più trattamenti o con delezione del cromosoma p17.
Chemioterapia e Leucemia Linfatica Cronica contrastate con terapie orali meno tossiche
In queste popolazioni pre-trattate e con caratteristiche biologiche sfavorevoli il farmaco ha determinato elevate percentuali di risposta globale (79%) con il 20% di risposte complete. In alcuni casi si è perfino ottenuta una risposta MDR (Minimal Residual Disease), cioè l’assenza di cellule leucemiche valutata con tecniche standard che identificano 1 cellula patologica su 10.000.
Gli studi presentati all’EHA 2016 hanno confermato la maneggevolezza e la tollerabilità di venetoclax che, disponibile in formulazione orale, ha inoltre dimostrato di poter migliorare la sintomatologia e la qualità di vita dei pazienti sottraendoli alla chemioterapia.
Infine, altri due studi hanno documentato la possibilità di impiegarlo in associazione sia ad un farmaco storico come il rituximab nella Leucemia Linfatica Cronica , che all’ibrutinib nei linfomi mantellari, spianando la strada per la ricerca di nuove combinazioni, anche in altre malattie ematologiche.
Chemioterapia addio? Una molecola puo’ rendere l’obiettivo piu’ concreto
Negli ultimi due anni le nuove terapie hanno radicalmente trasformato le prospettive dei pazienti affetti da LLC, un tempo considerata una malattia cronica incurabile. Finora la cura principale è stata la chemioterapia con i suoi effetti collaterali.
Ora si aprono nuovi scenari grazie agli avanzamenti della ricerca: una vera e propria rivoluzione, grazie allo sviluppo di cure biologiche e terapie mirate che vanno a colpire in modo preciso uno specifico meccanismo biologico della cellula.
Oggi l’introduzione di farmaci innovativi come i nuovi anticorpi anti-CD20 o gli inibitori enzimatici ibrutinib e idelalisib permettono di pensare alla Leucemia Linfatica Cronica come ad una malattia in cui è possibile tentare di eliminare il clone neoplastico. Se questa eradicazione possa essere completa e definitiva è ancora presto per affermarlo, ma la reale possibilità di associare i nuovi farmaci ad una molecola con diverso meccanismo di azione come venetoclax rende oggi questo obiettivo più concreto e realizzabile.