CHI SIAMO
La Fondazione Renata Quattropani Onlus nasce nel 2011 dalla volontà di Giovanna Ferrante di ricordare la madre Renata, mancata per la Leucemia Linfatica Cronica, infatti l’obiettivo iniziale della Ferrante è stato sostenere la ricerca clinica a favore della Leucemia Linfatica Cronica presso il reparto di Ematologia dell’Ospedale ‘Ca Granda di Niguarda di Milano.
Con Giovanna Ferrante, giornalista e scrittrice, insignita dell’Ambrogino d’Oro nel 2007, approfondiamo il significato di un importante servizio che ha preso il via lo scorso anno: Il Medical Coaching e il progetto Medici. Pazienti. Parenti.
Ecco l’intervista al Presidente Giovanna Ferrante:
Presidente, parliamo di un sostegno all’umanizzazione di un paziente pnco-ematologico.
“Proprio così. Vogliamo muoverci verso le persona in modo diverso, guardando oltre la sofferenza, al servizio di una ricerca più ampia, più profonda: quella ricerca di cui tutti noi comprendiamo il valore, ossia l’umanizzazione della cura che inizia da un’attenzione più mirata alle attenzioni.
Nello specifico?
Il servizio prevede per ciasciun paziente una serie di 12 incontri collettivi, nell’arco di sei mesi. In alcuni è prevista anche la presenza dei famigliari (o di chi li assiste, il Caregivers) e, nei sei mesi successivi, è possibile usufruire di un servizio individuale denominato Coaching Time. Il servizio offerto dalla Fondazione, gratuito, è esteso a tuti i pazienti onco-ematolgici cronici. Da evidenziare che il confronto con la malattia, soprattutto se cronica, può determinare stati emozionali difficili da gestire.
Depressione, rabbia, difficoltà ad accettare il propri stato sono solo alcune delle conseguenze emotive che si possono scatenare in un individuo cui viene diagnosticata una malattia cronica e che necessitano di un affiancamento per essere superati. Nasce da qui la volontà della Fondazione Quattropani a promuovere e sostenere il primo ed innovativo Servizio di Medical Coaching attivo primo in Italia. Uno strumento per gestire le difficoltà pratiche ed emotive della malattia cronica. Affrontare il percorso clinico con regolarità rispetto alle indicazioni terapeutiche, ma senza perdere di vista qualità e stile di vita, lavorando su motivazione al cambiamento, gestione dello stress, fiducia.
Le prime realtà ospedaliere coinvolte nel 2017 sono state l’IRCCS ‘Ca Granda Ospedale maggiore Policlinico di Milano e il San Paolo. Nel 2018 altre due importanti realtà ospedalieri milanesi, l’IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Ospedale San Raffaele di Milano, hanno accolto con entusiasmo tale servizio, al fine di ridare ai propri pazienti un tempo zero da cui ripartire per progettare una nuova e futura esistenza.
Ricordiamo che cos’è la Leucemia Linfatica Cronica?
La Leucemia Linfatica Cronica è una neoplasia ematologica dovuta ad un’accumulo di linfoiti nel sangue, nel midollo osseo e negli organi linfatici. I linfociti, cellule del sistema immunitario che sorvegliano l’organismo e attivano le difese nei confronti di microrganismi o cellule tumorali, si distinguono in B o T in base al tipo di risposta che sono in grado di attivare. Nella Leucemia Linfatica Cronica uno di questi linfociti (perlopiù un linfocita B) subisce una trasformazione maligna e produce un clone linfocitario, cioè un insieme di un gran numero di cellule uguali tra loro che non rispondono più agli stimoli fisiologici e diventano immortali. Continuiamo cosi a riprodursi e ad accumularsi nel sangue, nel midollo osseo, negli organi linfatici (linfonodi e milza) e, talvolta, anche in altri organi.
Intervista a cura di Di Minnie Luongo