NOVITÀ E PROSPETTIVE
Importanti novità e prospettive per chi è affetto da Mieloma Multiplo. Per i Pazienti di nuova diagnosi non eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali è disponibile in Italia, rimborsato dal Servizio sanitario nazionale, il farmaco daratumumab in associazione con lenalidomide e desametasone (Rd) o con bortezomib, melfalan e prednisone (VMP). Daratumumab di Janssen, azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, è il primo anticorpo monoclonale diretto contro l’antigene CD-38, una proteina altamente espressa sulla superficie delle plasmacellule maligne.
“L’introduzione dell’anticorpo monoclonale daratumumab nel trattamento del Mieloma Multiplo di nuova diagnosi risulta un’importante novità per i pazienti affetti da questa malattia e non candidati a ricevere un trapianto di cellule staminali autologhe”, commenta Michele Cavo, Direttore dell’Istituto di Ematologia “Seragnoli” dell’Università degli Studi e IRCCS S. Orsola-Malpighi di Bologna. “Gli studi MAIA e ALCYONE, nei quali daratumumab è stato combinato con lenalidomide-desametasone e bortezomib-melfalan-prednisone, rispettivamente, hanno consentito di ottenere significativi benefici clinici per i pazienti così trattati e di impattare significativamente sulla loro qualità di vita, identificando due nuovi standard di terapia per il Mieloma Multiplo di nuova diagnosi. Entrambi gli studi rappresentano un ulteriore avanzamento terapeutico e segnano il raggiungimento di un’altra importante tappa nel processo di cronicizzazione della malattia in corso da alcuni anni”.
Il Mieloma Multiplo, tumore del sangue tra i più diffusi dopo il linfoma non-Hodgkin, rappresenta l’1,3% di tutti i tumori diagnosticati nella donna e l’1,2% nell’uomo, secondo le linee guida AIOM-AIRTUM. La stessa AIOM nel rapporto “I numeri del cancro in Italia 2020” stimava 3.019 nuovi casi negli uomini e 2.740 nelle donne. È un tumore maligno clonale che origina dai linfociti B e dalle plasmacellule che sintetizzano le immunoglobuline (anticorpi). Le plasmacellule nel Mieloma Multiplo proliferano nel midollo osseo, interferendo con le normali funzioni di quest’ultimo. Segno distintivo del Mieloma Multiplo è l’aumento di immunoglobuline identiche (proteina M) nel sangue e nelle urine. L’iperproduzione della proteina M nel midollo osseo e la sua precipitazione in altri organi e tessuti provocano alcune delle complicazioni associate al Mieloma quali lesioni ossee, insufficienza renale, ipercalcemia e anemia. Il mieloma multiplo presenta un decorso clinico variabile.
Un’altra importante novità, molto attesa, riguarda l’ottenimento della rimborsabilità per la formulazione sottocutanea di daratumumab. A maggio 2020 l’Agenzia Europea del farmaco (EMA) ha approvato la formulazione sottocutanea per il trattamento di pazienti adulti con Mieloma Multiplo di nuova diagnosi o recidivato/refrattario. La nuova formulazione sottocutanea, co-formulata con ialuronidasi umana ricombinante PH20, ridurrà i tempi di somministrazione da diverse ore a circa tre – cinque minuti, con un’efficacia sovrapponibile, riducendo l’incidenza delle reazioni correlate alla somministrazione endovenosa.
“La formulazione sottocutanea di daratumumab non solo mantiene la stessa efficacia del trattamento della formulazione endovenosa, ma migliora alcuni aspetti della vita dei pazienti in termini di tollerabilità e risparmio di tempo, in quanto si ha una importante e significativa riduzione dei tempi di somministrazione del farmaco. Inoltre, si ottiene un risparmio di risorse ospedaliere che risulta fondamentale, soprattutto in epoca Covid-19 che, com’è noto, ha compromesso la gestione delle terapie ospedaliere”, afferma Mario Boccadoro, Università degli Studi di Torino, Vice Presidente European Myeloma Network.
Redatto da: Stefania Bortolotti