IL PAZIENTE DIVENTA PROTAGONISTA
«Se sei malato vieni e ti guarirò, se non potrò guarirti ti curerò, se non potrò curarti ti consolerò».
Questa la scritta sul portale del più antico Ospedale parigino, l’Hotel Dieu. fondato nel 651 da San Landerico, vescovo di Parigi. Simbolo della carità e dell’ospitalità queste poche parole stavano a significare lo spirito di chi accoglieva e curava gli ammalati.
Oggi il concetto di “umanizzazione” cerca di rimettere al centro la persona, nella totalità indissolubile delle sue componenti (fisica, emotiva, mentale, spirituale) ; una posizione di centralità da attuare sia nei percorsi diagnostico-terapeutici sia nei rapporti con il medico, gli operatori del settore e la famiglia .
In questi ultimi anni la centralità delle politiche di umanizzazione delle cure è stata enfatizzata sia dai nuovi modelli organizzativi sanitari che dalla sanità nazionale e regionale, ma l’umanizzazione di diagnosi e cura da parte degli operatori del settore deve maggiormente attenzionarsi verso la dimensione umana della persona.
Stiamo assistendo ad un’evoluzione del modello sanitario che, dall’approccio legato alla malattia ovvero desease centred, si sposta verso il modello patient oriented; in questo ripensamento del rapporto tra medico e paziente, trova il suo spazio Medici.Pazienti.Parenti. che mette in campo una serie di azioni strutturali, organizzative e comunicative che valorizzano la persona e la dignità umana del malato.
L’intervento del percorso Medici.Pazienti.Parenti. sul paziente onco-ematologico cronico, che vedrà nel 2018 anche la partecipazione dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, misura l’umanizzazione proprio attraverso l’attenzione alla cura della relazione con il medico/paziente/famiglia. Un’area ancora debole questa a testimoniare quanto sia importante oggi la dimensione umana e relazionale da parte del medico e degli addetti ai lavori nei confronti dei pazienti e dei familiari.
Gli incontri con il Medical Coach sono volti a consolidare le basi per un miglioramento continuo del rapporto Paziente con Medico e malattia, ad una diffusione capillare di un’etica orientata all’ascolto, al rispetto della persona e delle sue relazioni.
Medici.Pazienti.Parenti. si pone come empowerment al singolo, aiutandolo così a prendere consapevolezza mediante un approccio riflessivo della realtà e del problema che lo affligge.
Il Medical Coaching del progetto Medici.Pazienti.Parenti. è un attore innovativo utile anche per la struttura di cura nel prestare attenzione alle richieste dell’utente finale, nel ricercare soluzioni migliorative che rendano più vicine e umane le loro prestazioni di assistenza e cura.
Ricercare il bene del malato nel rispetto del valore che la sua figura, nella sua globalità, rappresenta, è la missione della nostra Fondazione!