Stare bene: quanto è importante vedere e percepire se stessi nel modo giusto?
Per stare bene è importante imparare a stare bene! Riuscire ad acquisire un proprio equilibrio interiore, ad approcciarsi agli altri nella maniera corretta, a rispettare i propri tempi e i propri desideri non sono obiettivi banali, specialmente in situazioni delicate, nelle quali la nostra salute vacilla. La nostra vita si interrompe e ci vede costretti a misurarci con la fragilità del nostro corpo, della nostra mente e delle nostre emozioni.
Medici. Pazienti. Parenti è il servizio gratuito di Medical Coaching che offre supporto a persone che soffrono di patologie onco-ematologiche croniche. Un supporto esteso ai familiari, poiché anch’essi sono spesso soggetti a momenti di forte stress.
Medici. Pazienti. Parenti., oltre a essere il primo percorso di Medical Coaching in Italia, è anche un percorso formativo nel vero senso della parola!
Quando stiamo male ci troviamo proiettati in una dimensione diversa, e poter usufruire di metodologie e strumenti, per lavorare su noi stessi, sprona la persona/paziente a non essere solo un corpo malato, ma una persona che partecipa al suo processo di cura in modo attivo.
I temi del presente percepito, dove ci si trova esattamente oggi, e del poter avere nuovi punti di vista attraverso i quali guardare il mondo, sono molto importanti, e sono tra gli oggetti del terzo e quarto incontro del nostro percorso di Medical Coaching.
Avete mai provato a fare una Visual Board?
Partendo da una visione di sé, costruita utilizzando immagini e parole stampate, ogni partecipante ha realizzato un collage descrittivo di se stesso nell’ambito della situazione attuale, come viene percepito e vissuto quotidianamente.
Durante l’incontro, la creazione di una personale visual board ha permesso ai coachee di Medici. Pazienti. Parenti. di focalizzare il proprio presente attraverso la propria creatività: una sorta di lavagna ispirazionale che mostra dove si è oggi, per avere più chiaro, nel prossimo incontro, dove si desidera andare, quali sono gli obiettivi che si desiderano raggiungere.
L’utilizzo di immagini porta a ragionare a un livello più profondo, che bypassa l’influenza del pensiero razionale, permettendo di prendere decisioni “di pancia”, attraverso ciò che si sente e si prova.
Non esistono pratiche magiche. Semplicemente un sistema per muoverci all’azione. E quando abbiamo definito con chiarezza dove vogliamo arrivare, chi vogliamo essere, cosa desideriamo per noi, diventa più facile pensare quali passi ci porteranno lì.
Molto spesso le persone non si fermano per domandarsi che cosa desiderano. Semplicemente lasciano che le cose accadano. Quando invece si pongono domande precise (e si danno delle risposte altrettanto precise) le cose iniziano ad accadere.
Dopo la condivisione delle visual board realizzate dai partecipanti, i coach Roberto Assente e Michela Serramoglia hanno introdotto il concetto di “osservazione da punti di vista differenti”: è così emersa da ogni coachee la consapevolezza che esistono modi diversi di vedere le medesime cose e che “Quando parliamo diamo spesso per scontato che ciò che ci viene detto abbia un determinato significato: quello che gli attribuiamo noi.”
Si è quindi affrontato il tema della percezione individuale e della possibilità che si modifichi nel tempo.
La resistenza o la flessibilità nel cambiare prospettiva è uno dei punti cardine di un processo di cambiamento. Spesso può apparire come una pericolosa perdita di dati acquisiti e si vive come un attacco mirato nei propri confronti.
Durante il percorso di Medical Coaching Medici. Pazienti. Parenti. si va a lavorare sulla rimodulazione delle percezioni anche attraverso l’emersione di nuovi punti di vista, la visione di prospettive differenti e la consapevolezza dei propri ruoli (paziente/parente).
Durante gli incontri la presenza dei Familiari è risultato, come sempre, fondamentale per una prima riflessione sul proprio ruolo (anche in caso di paziente non accompagnati da un proprio Caregiver o da Caregiver non accompagnati dal proprio paziente).
Anche il concetto di ruolo e dell’importanza che esso gioca nelle relazioni paziente/parente e medico/paziente/parente è risultato di primaria importanza per promuovere lo sviluppo di una maggiore responsabilità personale e disponibilità al cambiamento, affinché si possa raggiungere uno stile di vita migliore che porti a un maggior benessere percepito.