Stanchezza e affaticamento sono problemi comuni.
Stanchezza e affaticamento: come identificare le cause e intervenire.
Stanchezza e affaticamento sono problemi comuni ed è per questo che molte persone lamentano di essere ‘sempre stanche’. Spesso il problema non è medico e può essere risolto con un cambiamento dello stile di vita. In effetti la stanchezza può compromettere le prestazioni nel contesto lavorativo, familiare e sociale. Sai che l’affaticamento è considerato dai medici un problema vago e difficile da studiare. E non solo, molti non parlano di questo problema con il medico.
I medici che sono consapevoli del problema lo considerano seriamente e cercano di identificarne la causa. Vi sono molte ragioni per cui ci si sente stanchi e, di conseguenza, vi sono molti modi di intervenire.
– Qual è la definizione di affaticamento?
– Cause di stanchezza e di affaticamento
– Cause mediche di affaticamento
– Diagnosi di affaticamento
– Opzioni di trattamento dell’affaticamento
– Che cos’è la sindrome da stanchezza cronica?
Alcune rapide informazioni riguardanti l’affaticamento e la stanchezza.
- Affaticamento è sinonimo di stanchezza, ridotta energia, esaurimento fisico o mentale o mancanza di motivazione.
- Le cause dell’affaticamento possono essere psicologiche, fisiologiche e fisiche.
- Per diagnosticare le cause di affaticamento, il medico interroga il paziente, raccoglie l’anamnesi del sonno e talvolta procede a un esame obiettivo e all’analisi del sangue e delle urine.
- Il trattamento si concentra sulla causa della stanchezza.
Qual è la definizione di affaticamento?
In parole semplici, l’affaticamento è la sensazione di stanchezza. Generalmente si tratta di una sensazione differente dalla sensazione di sonnolenza o da quella psicologica di apatia, sebbene entrambe possano accompagnare l’affaticamento. Inoltre esistono altri termini per descrivere l’affaticamento:
- ridotta energia o mancanza di energia
- esaurimento fisico o mentale
- mancanza di motivazione.
Le 3 cause di stanchezza e di affaticamento.
L’affaticamento è un’esperienza comune – tutti noi ci stanchiamo – e di solito non è dovuto a una malattia. Può avere numerose cause mediche e non mediche, tra cui le abitudini alimentari e lo stile di vita.
All’affaticamento possono contribuire i seguenti fattori, da soli o in combinazione:
- Psicologici e psicosociali – stress, ansia e depressione.
- Fisici – anemia, diabete, febbre ghiandolare e cancro.
- Fisiologici – gravidanza, allattamento, mancanza di sonno, eccessiva attività fisica.
Alcuni tipi di affaticamento non sono normalmente considerati un problema medico, per esempio quelli dovuti a:
- attività fisica
- stress emozionale
- noia
- mancanza di sonno
Lo statunitense National Institute on Aging elenca le abitudini connesse allo stile di vita che possono condurre a stanchezza e affaticamento:
andare a letto tardi, assumere troppa caffeina, bere troppi alcolici e mangiare cibo ‘spazzatura’.
Alcune persone sono più soggette di altre all’affaticamento. Per esempio, le donne riferiscono più spesso un problema di questo tipo. Anche chi vive in povertà o è affetto da una malattia mentale o fisica è più soggetto all’affaticamento.
Conosci le cause mediche di affaticamento?
Difatti l’affaticamento può derivare da cause fisiche, oltre che da fattori psicologici e fisiologici. Poiché le possibili cause fisiche o mediche sono numerose, è importante consultare il medico per giungere a una diagnosi accurata, basata sulla storia personale e medica individuale.
Le seguenti sono possibili cause mediche di affaticamento:
- obesità
- apnea ostruttiva nel sonno
- trattamenti sedativi e antidepressivi
- insonnia
- anemia
- carenza di ferro
- cancro
- malattia renale
- malattia epatica
- insufficienza cardiaca
- malattia della tiroide
- diabete
- malattia di Addison
- anoressia nervosa o altri disturbi alimentari
- artrite, inclusa l’artrite reumatoide
- malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico
- fibromialgia
- infezione, specialmente se a lungo termine
- AIDS, tubercolosi e mononucleosi
- malnutrizione
Diagnosi di affaticamento
L’affaticamento è un problema difficile per i medici. Può essere un problema fisico invece che psicologico.
La seguente conclusione di un articolo sull’affaticamento psicologico evidenzia l’importanza della collaborazione tra medico e paziente ai fini di una diagnosi corretta: “I pazienti che si rivolgono al medico per la stanchezza riportano più spesso sintomi di sofferenza psicologica e lo consultano più spesso di altri pazienti.
Tendono a vedere il problema come fisico, mentre il medico lo vede come psicologico. Una volta stabilito che non vi è alcun problema fisico, il medico dovrà concentrarsi maggiormente a raccogliere idee e spiegazioni quando i pazienti lamentano di sentirsi sempre stanchi”.
DOMANDE DEI PAZIENTI
Quando i pazienti presentano con un problema di affaticamento, il medico cercherà di ottenere una descrizione più precisa dei sintomi, di solito attraverso le seguenti domande:
· Si sente assonnato oppure il suo affaticamento è piuttosto una sensazione di debolezza? – La risposta può fornire indizi per la diagnosi, perché la sonnolenza può essere sintomo di un disturbo del sonno, mentre la debolezza può indicare una causa neuromuscolare.
· Nell’ultimo mese si è sentito spesso ‘giù’, depresso o senza speranze? – Risposte positive possono indicare una depressione.
· L’affaticamento è comparso gradualmente o all’improvviso?
· La stanchezza si presenta ciclicamente? – Per esempio, è un indizio di depressione il fatto che l’affaticamento sia avvertito soprattutto la mattina ma persista tutto il giorno, mentre l’affaticamento associato all’attività fisica suggerisce un problema neuromuscolare.
· Quali sono le sue preoccupazioni riguardo all’affaticamento? Quale pensa possa essere la causa? – Per esempio, il medico può cercare un collegamento con un qualsiasi evento doloroso della vita.
Domande più generali sono intese a ricavare informazioni circa problemi psicologici o legati allo stile di vita. Può trattarsi di domande sulle relazioni interpersonali e su eventuali lutti recenti o profondi cambiamenti correlati al lavoro o alla casa. Altre domande potranno riguardare la dieta e l’attività fisica.
Anamnesi del sonno
Il medico può raccogliere l’anamnesi del sonno per chiarire se l’affaticamento sia dovuto a un disturbo del sonno:
· Quanto ore dorme?
· Ha problemi ad addormentarsi? Si sveglia durante la notte?
· Qualcuno le ha detto che russa?
· Qualcuno ha notato che durante il sonno lei smette di respirare per brevi periodi?
L’anamnesi del sonno intende stabilire la qualità del sonno, la sua quantità, il modello di sonno e le abitudini legate al sonno.
Esame obiettivo
Il medico può anche procedere a un esame obiettivo o valutare lo stato mentale per individuare eventuali cause fisiche o mentali dell’affaticamento. In assenza di cause specifiche, si può restringere il campo delle possibili diagnosi avvalendosi di analisi standard che, in base a quanto riportato dal paziente, possono essere:
- emocromo completo
- velocità di eritrosedimentazione o proteina C reattiva
- test di funzionalità epatica
- urea ed elettroliti
- dosaggio dell’ormone tireostimolante e test di funzionalità tiroidea
- creatina chinasi
- dosaggio del glucosio nel sangue e nelle urine
- analisi delle urine per la presenza di proteine
- opzioni di trattamento dell’affaticamento
Non esiste un unico trattamento, perché l’approccio alla gestione dipende dalla causa della stanchezza.
Se il processo diagnostico non identifica una spiegazione medica per l’affaticamento, i seguenti cambiamenti dello stile di vita e della dieta possono aiutare a risolvere il problema:
- Migliorare le abitudini relative al sonno e assicurarsi un’adeguata quantità di sonno.
- Fare regolarmente attività fisica e bilanciare riposo e attività.
- Eliminare la caffeina e bere molta acqua.
- Mangiare cibi sani ed evitare il sovrappeso o il sottopeso.
- Stabilire aspettative realistiche riguardo al carico e agli orari di lavoro.
- Concedersi tempo per rilassarsi, magari attraverso la meditazione o lo yoga.
- Identificare e gestire le cause di stress, per esempio concedersi tempo libero o risolvere eventuali problemi di rapporti interpersonali.
- Evitare alcolici, nicotina e sostanze d’abuso.
In effetti in alcuni casi, il medico prende in considerazione l’opportunità di indirizzare il paziente verso il counseling o verso la terapia cognitivo-comportamentale.
Alcuni medici si specializzano in servizi dedicati alla sindrome da stanchezza cronica (o encefalopatia mialgica). Gli stessi medici possono essere un riferimento appropriato anche per chi non soddisfa i criteri per la suddetta diagnosi: possono dare la loro opinione circa le cause lavorative dell’affaticamento, fornire un approccio multidisciplinare strutturato alla sua gestione, inclusa la terapia di esercizio graduale opportunamente supervisionata.
Che cos’è la sindrome da stanchezza cronica?
Quando la stanchezza che persista a lungo può essere definita cronica; ma secondo la letteratura medica e le linee guida si parla di stanchezza cronica quando vi è un affaticamento da almeno 6 mesi.
Pertanto quando la stanchezza persiste per oltre 4 mesi e non è spiegabile altrimenti, e infatti si pone la diagnosi di sindrome da stanchezza cronica (nota anche come encefalopatia mialgica).
La persona con stanchezza cronica/encefalopatia mialgica deve avere uno o più dei seguenti sintomi:
- difficoltà a dormire
- dolore che interessa molteplici muscoli o articolazioni senza evidenze di infiammazione
- cefalee
- dolore linfonodale
- mal di gola
- disfunzione cognitiva
- peggioramento dei sintomi con l’attività fisica o mentale
- malessere generale o sintomi simil-influenzali
- capogiri o nausea
- palpitazioni in assenza di una cardiopatia identificata.
Si dovrebbe riconsiderare una diagnosi di stanchezza cronica/encefalopatia mialgica in assenza dei seguenti tratti:
- affaticamento o malessere dopo un’attività fisica intensa
- difficoltà cognitive
- sonno disturbato
- dolore cronico.
Markus MacGill
Revisione di Daniel Murrell