Ridurre il rischio di sviluppare un cancro cambiando le abitudini
Solide evidenze indicano che semplici cambiamenti dello stile di vita possono ridurre considerevolmente il rischio di sviluppare un cancro.
I risultati recentemente pubblicati di uno studio prospettico che ha seguito 343.150 individui per 5 anni mostrano una significativa riduzione dell’incidenza di cancro tra chi ha mantenuto comportamenti salutari: basso consumo di alcol, astensione dal fumo, indice di massa corporea (body mass index, BMI) nella norma, attività fisica e dieta sana.1
Gli autori dello studio hanno commentato che “rispetto a quanto osservato nelle persone che non hanno adottato alcun comportamento salutare o che ne hanno adottato solo uno, uno stile di vita sano basato su tutti i cinque comportamenti si è associato a una riduzione di circa un terzo dell’incidenza di cancro”.
Secondo Peter C. Elwood, epidemiologo presso la Cardiff University del Galles e membro del Royal College of Physicians, oltre che principale autore dello studio, questa è un’ulteriore prova del fatto che “uno stile di vita sano è migliore di qualsiasi medicinale, e non comporta costi né effetti collaterali”.
Lo studio non è certo il primo a osservare un potente legame tra stile di vita e cancro. Ma è il primo a essere stato condotto su una coorte così numerosa, e il primo a dimostrare un effetto cumulativo di vari comportamenti riguardanti lo stile di vita.
Gli autori hanno commentato che “ogni comportamento sano in più era indipendentemente associato a una riduzione media dell’8% del rischio di qualsiasi cancro.
Elwood ha aggiunto che “l’effetto di un singolo stile di vita è quantitativo. Cioè, “più è meglio”. Quanto più si fa attività fisica, meglio è. Quanto più basso è l’indice di massa corporea, meglio è. Naturalmente, non si deve arrivare a situazioni estreme. Ma ogni comportamento può essere migliorato, con benefici aggiuntivi”.
Elwood è anche coautore di uno dei più citati studi sull’effetto dello stile di vita sulla salute, il Caerphilly Prospective Study, che ha seguito per più di 30 anni una coorte di 2235 uomini di età compresa tra 45 e 59 anni,2 osservando anch’esso una riduzione (di circa il 35%) dell’incidenza di cancro. “Ma il numero di persone era troppo basso”, ha commentato Elwood. “I due studi erano molto simili; ma uno è altamente significativo, totalmente convincente, mentre l’altro era troppo piccolo per portare a conclusioni definitive”.
Il legame tra fumo e cancro è ben noto. Numerosi studi e importanti associazioni mediche hanno anche discusso i rischi che derivano dal non adottare comportamenti salutari”.
All’inizio di quest’anno, nella sua presa di posizione formale, il Cancer Prevention Committee dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) ha ricordato che “nel 2012, si stimava che il 5,5% delle neoplasie maligne di nuova occorrenza e il 5,8% delle morti per una neoplasia maligna fosse attribuibile all’alcol”.3 “Si stima che negli Stati Uniti il 3,5% delle morti per cancro sia attribuibile al consumo di alcolici. L’alcol è associato – con una relazione causa-effetto – al cancro orofaringeo e laringeo, al cancro esofageo, al carcinoma epatocellulare, al cancro della mammella e al cancro del colon.”
Analogamente, il National Cancer Institute (NCI) nota “consistenti evidenze del fatto che maggiori quantità di grasso corporeo sono associate a un aumento del rischio di vari tipi di cancro”.4
Il NCI quantifica come segue l’aumento del rischio: da 2 a 4 volte per il cancro dell’endometrio; 2 volte per l’adenocarcinoma esofageo; fino a 2 volte per il cancro epatico, renale, pancreatico e colorettale; aumento del 20-40% per il cancro della mammella nelle donne in post-menopausa.
Anche il legame tra una dieta sana e il [rischio di] cancro è noto da tempo, Una rassegna del 1992 ha esaminato 200 studi nei quali si è valutato l’impatto del consumo di frutta e verdura, rilevando una forte correlazione tra introito di questi alimenti e tumori di “polmone, colon, mammella, cervice uterina, esofago, cavo orale, stomaco, vescica, pancreas e ovaio”.5
Nella pubblicazione si afferma che “per la maggior parte delle neoplasie maligne, il rischio di sviluppare un cancro delle persone che consumavano poca frutta e verdura (almeno un quarto della popolazione) era circa doppio rispetto a quello delle persone con alto introito, anche dopo correzione per possibili fattori confondenti”.
Una meta-analisi del 2016 di 12 studi di coorte prospettici condotti negli Stati Uniti e in Europa su un totale di 1,44 milioni di partecipanti ha riscontrato una significativa associazione tra attività fisica e 13 diversi tipi di cancro, “con riduzioni del rischio del 20% o più per 7 dei 13 tipi cancro”.6
Naturalmente, come ha affermato Elwood, uno stile di vita sano non previene il cancro in tutti gli individui: “Non esiste una pallottola magica. I fattori in gioco sono tanti, compresi i fattori genetici. Varie mutazioni conducono allo sviluppo di un cancro. Cercare la pallottola magica che spieghi tutto della malattia è un’ingenuità”. “È possibile che alcuni individui non ottengano alcun beneficio, mentre altri mostreranno un beneficio considerevole.”
Inoltre, secondo Elwood, considerare le abitudini sane solo in relazione al cancro è riduttivo: “È sbagliato dire che c’è un solo messaggio e che il messaggio riguarda il cancro, perché uno stile di vita sano e uno stile di vita sano e disciplinato conferiscono molti benefici”. “Il nostro obiettivo non è aggiungere anni alla vita, ma aggiungere anni di vita”.
Carlos Harrison
07 febbraio 2018
Bibliografia
- Elwood PC, Whitmarsh A, Gallacher J, et al. Healthy living and cancer: evidence from UK Biobank. ecancer. 2018 Jan 4
- Elwood P, Galante J, Pickering J, et al. Healthy lifestyles reduce the incidence of chronic diseases and dementia: evidence from the Caerphilly cohort study. PLoS One. 2013
- LoConte NK, Brewster AM, Kaur JS, Merrill JK, and Alberg AJ. Alcohol and cancer: a statement of the American Society of Clinical Oncology. J Clin Oncol. 2018
- Obesity and cancer. National Cancer Institute Updated January 17, 2017. Accessed January 2018.
- Block G, Patterson B, Subar A. Fruit, vegetables, and cancer prevention: a review of the epidemiological evidence. Nutr Cancer. 1992;18(1):1-29.
- Moore SC, Lee IM, Weiderpass E, et al. Association of leisure-time physical activity with risk of 26 types of cancer in 1.44 million adults. JAMA Intern Med. 2016.