ACALABRUTINIB E’ APPROVATO IN EUROPA
Acalabrutinib, un inibitore selettivo della tirosin chinasi di Bruton (BTK) di nuova generazione, è stato approvato nell’Unione Europea (UE) per il trattamento di pazienti adulti con Leucemia Linfatica Cronica (LLC), il tipo più comune di leucemia dell’adulto. L’approvazione da parte della Commissione Europea si basa sui risultati positivi di due studi clinici di Fase III, ELEVATE-TN e ASCEND, che hanno visto coinvolti, rispettivamente, Pazienti con Leucemia Linfatica Cronica non precedentemente trattati e pazienti con Leucemia Linfatica Cronica recidivante o refrattaria.
Paolo Ghia, Professore Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, Coordinatore del Programma Strategico di Ricerca sulla Leucemia Linfatica Cronica dell’Ospedale San Raffaele di Milano e Principal Investigator per l’Italia degli studi ASCEND ed ELEVATE, ha commentato: “Ogni anno oltre 3.000 pazienti in Italia ricevono una diagnosi di Leucemia Linfatica Cronica. Uno dei maggiori ostacoli al trattamento di questi pazienti, che in genere ricevono la diagnosi dopo i 70 anni e spesso presentano una o più comorbidità, è trovare opzioni terapeutiche efficaci e tollerate per la gestione della malattia nel lungo termine. Alla luce dei risultati di efficacia e tollerabilità degli studi ASCEND ed ELEVATE, l’approvazione europea di Acalabrutinib rappresenta un grande passo avanti per il trattamento dei pazienti affetti da questa patologia. Auspichiamo quindi che anche i pazienti italiani ne possano beneficiare presto.”
Nell’ambito di un vasto programma di sviluppo clinico, AstraZeneca sta attualmente valutando acalabrutinib nell’ambito di 20 studi clinici sponsorizzati dall’azienda. Acalabrutinib è in fase di valutazione per il trattamento di diversi tumori del sangue, in particolare le neoplasie ematologiche a cellule B tra cui la Leucemia Linfatica Cronica, il MCL, il linfoma diffuso a grandi cellule B, la macroglobulinemia di Waldenstrom, il linfoma follicolare e il Mieloma Multiplo ed altre neoplasie ematologiche.
Va ricordato che la Leucemia Linfatica Cronica è la forma più comune di leucemia negli adulti, con una stima di 191.000 nuovi casi a livello globale, di cui 21.040 nuovi casi negli Stati Uniti nel 2020, e una prevalenza in aumento con il miglioramento dei trattamenti. Nella Leucemia Linfatica Cronica molte cellule staminali emopoietiche nel midollo osseo diventano linfociti anormali e queste cellule anormali non sono efficaci nel contrastare le infezioni. La crescita numerica di queste cellule anormali riduce lo spazio per la proliferazione di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine sani. Ciò potrebbe causare anemia, infezione e sanguinamento.
Redatto da: Stefania Bortolotti