Il Percorso

Il percorso inizia con un colloquio conoscitivo individuale, dove viene presentata la metodologia del coaching.

A seguire, si potrà partecipare a 14 incontri di gruppo nell’arco di 7 mesi suddivisi in 3 fasi:

Migliorare la qualità di vita attraverso l’esplorazione delle proprie risorse e potenzialità, facendo leva sulle proprie capacità

Sensibilizzare e affiancare parenti/caregiver nelle problematiche che incontrano nella gestione del quotidiano con il loro familiare

Trovare metodi e strumenti attraverso i quali il paziente raggiunga l’idonea consapevolezza nelle relazioni con il medico e la terapia

Completa il Servizio un affiancamento di durata annuale denominato Coaching time.

LE FASI

RISULTATI

  • Adottare nuovi comportamenti
  • Effettuare cambiamenti duraturi e sostenibili
  • Incrementare la propria indipendenza
  • Ottenere un maggiore controllo
  • Tornare a praticare attività o hobby
  • Incrementare il proprio benessere

Percorso di Medical Coaching, la soddisfazione del Paziente di II° livello rivolto a Pazienti e Caregiver che hanno partecipato al I° livello.

Sulla base dei risultati ottenuti con i Percorsi di Medical Coaching di I° Livello e tenendo conto delle richieste avanzate da molti partecipanti di poter approfondire ulteriormente alcuni degli argomenti trattati e non interrompere il cammino di crescita personale di convivenza con la loro patologia cronica, abbiamo pensato di sviluppare un percorso di Medical Coaching di II° Livello caratterizzato come sotto descritto.

I percorsi promossi dalla Fondazione Renata Quattropani, hanno permesso a Pazienti e Caregiver di assumere consapevolezza di quanto la malattia cronica che si è improvvisamente affacciata al loro vivere quotidiano non rappresenti soltanto una problematica.

Costituisce, infatti, un’opportunità di modificare atteggiamenti, abitudini e comportamenti per raggiungere nuovi obiettivi, che un andamento lineare e privo di ostacoli della loro vita non avrebbe spinto loro a identificare.

Partiti da un’analisi del Presente Percepito individuale e fissato un Futuro Desiderato da raggiungere, tutti i partecipanti dei vari gruppi di 1° Livello hanno fatto proprie alcune metodologie per la scoperta dei loro valori fondamentali e delle loro potenzialità, anche inespresse, mettendosi in azione per intraprendere un percorso concreto di miglioramento della relazione con la malattia, di dialogo con i Medici e il personale sanitario, oltre che con i propri familiari, amici e colleghi o conoscenti.
A distanza di mesi dal termine dei singoli percorsi, i partecipanti ci hanno chiesto di poter organizzare dei nuovi incontri di gruppo per valutare l’andamento della loro situazione individuale, i cambiamenti attuati, le difficoltà incontrate e gli obiettivi raggiunti, sempre nell’ottica di migliorare la loro qualità di vita.
Da un’analisi più approfondita abbiamo identificato le seguenti aree di intervento.

AREE DI INTERVENTO

1. Scoperta e gestione del Dialogo Interno e di quanto questo possa ostacolare o facilitare il raggiungimento degli obiettivi che ci si è dati.

2. Come apprendere ad agire proattivamente anziché re-agire passivamente. Muoversi da un approccio passivo a uno attivo.

3. Bisogno – Obiettivo – Risultato: per un futuro di qualità. Identificazione dei bisogni e definizione di nuovi obiettivi.

4. Relazione Medico-Paziente-Caregiver: Approfondimento degli elementi di base trattati nei percorsi di I° livello, al fine di ottimizzare la comunicazione e la relazione tra Paziente, Caregiver e Medico, e tra Paziente e Caregiver.

Novità 2022!!!
Percorso di II° Livello

Ecco perché lavoriamo ogni giorno per garantire l’accesso ad un percorso gratutito di “Medical Coaching la soddisfazione del Paziente” ai pazienti onco-ematologici cronici italiani. Infatti grazie alla collaborazione con strutture all’avanguardia, offriamo ai partecipanti un nuovo modo di riflettere sul proprio stato. Per poi imparare insieme ai propri cari l’incredibile potenza di una relazione efficace.

Il percorso mi ha dato la consapevolezza che la mia vita può proseguire perché sono io che decido e ne prendo coscienza.

Grazie a questo percorso ho recuperato dentro di me forze che non sospettavo di avere dopo che mi era caduta questa tegola sulla testa. Questa esperienza mi ha fatto rendere conto che io non sono la mia malattia, ma una persona completa, nonostante questa nuova compagna di viaggio.

Mario, 62 anni

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