RICOMINCIA MEDICI PAZIENTI PARENTI
Ricomincia il percorso Medici Pazienti Parenti, il primo servizio di Medical Coaching in Italia, dedicato ai pazienti affetti da patologie onco-ematologiche croniche. Quest’anno, all’ IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e all’IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano si è aggiunto un nuovo partner: l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Il secondo percorso di 12 incontri di Group Coaching , dopo il progetto pilota Medici.Pazienti.Parenti. dello scorso anno, è iniziato lunedì 4 giugno sempre presso l’Università Statale. L’incontro si è svolto dopo una breve introduzione in cui sono state illustrate le caratteristiche di un percorso di Medical Coaching.
Per Fondazione Quattropani, infatti, è molto importante far comprendere esattamente di cosa si tratta e cosa prevede un percorso di “Medici. Pazienti. Parenti.” e perché intraprendere questo “viaggio”. Premessa necessaria perché, di anno in anno, il ciclo di incontri si arricchisce di nuovi partecipanti che non sempre riescono a intervenire, per ricevere informazioni e dettagli, alle presentazioni effettuate nei mesi precedenti.
Ricomincia Medici Pazienti Parenti: il primo incontro
L’incontro è stato decisamente molto proficuo: ha infatti visto un’attiva partecipazione da parte dei presenti, tra i quali si è instaurata, fin da subito, una buona relazione. Sentirsi a proprio agio è, infatti, uno degli aspetti più importanti all’interno del programma di Medical Coaching, così come l’ascolto e la comunicazione: ogni parere è importante e ogni parola è bene accetta!
Rispetto alla precedente edizione, i coach hanno inserito un nuovo strumento specifico, The Coaching Maps, che consente ai partecipanti di presentarsi al gruppo utilizzando stimoli metaforici per descrivere le proprie caratteristiche individuali a partire da specifiche immagini iconografiche.
In un percorso di Medical Coaching è di fondamentale importanza il concetto di consapevolezza: con l’aumento della consapevolezza e lo sviluppo dei suoi punti di forza la persona sceglie e decide, in modo individuale e autonomo, di adottare nuovi comportamenti che possono migliorare la qualità della sua vita, permettendole di aderire meglio alla terapia e ai controlli. Grazie a una scelta più consapevole, che porta a una nuova assunzione di responsabilità e allo sviluppo della fiducia, una persona arriva ad assumere un ruolo sempre più attivo nella gestione della sua salute anche nei momenti particolarmente critici e a raggiungere una qualità di vita migliore.
Ed è stato proprio su questo importante tassello che i nostri Medical Coach hanno lavorato nella seconda parte dell’incontro. Il Medical Coach, non dimentichiamolo, è un alleato della persona affetta da una patologia onco-ematologica cronica e la consapevolezza in questo caso riguarda il rapporto con la patologia e con la terapia, e quanto lo stesso può incidere sull’assunzione di responsabilità individuale e sullo sviluppo della motivazione intrinseca.
Questo primo incontro del percorso di Medical Coaching è stato il passo iniziale verso un nuovo modo di riflettere sul proprio stato, per arrivare ad apprendere, anche insieme ai propri cari, l’incredibile potenza di una relazione efficace.